Banche – Interbanca accusa le svalutazioni dei crediti

Il cda di Interbanca Spa, istituto specializzato nelle attività d’investment banking, di equity investment e nel campo dell’intermediazione mobiliare, ha approvato il bilancio 2008.

La banca dal 2009 acquisita da GE Capital, ha chiuso l’esercizio con una perdita di circa 344 milioni di euro, fattore dovuto principalmente alle svalutazioni dei crediti in portafoglio. Ad ogni modo, il patrimonio netto ed i coefficienti patrimoniali sono rimasti invariati rispetto al 2007., in forza dell’aumento di capitale sociale e dei conferimenti effettuati dal nuovo azionista.

In un panorama congiunturale globalmente difficile, Interbanca ha continuato la propria attività creditizia, riuscendo a mantenere costanti i volumi degli impieghi, con una crescita del margine d’interesse (+21,3%), pari a 96 milioni di euro, ed una contenuta diminuzione dei ricavi da commissioni (- 10,9%), pari a 30 milioni di euro.

Le consistenze complessive dei crediti verso clientela e verso banche risultano in crescita rispetto a quanto registrato alla fine del 2007, con un incremento dello 0,4%. Il comparto dei crediti verso clientela, nonostante i maggiori flussi di erogazioni rispetto ai capitali giunti a scadenza, risulta in marginale decremento dell’1,7% a causa delle notevoli svalutazioni apportate nel corso dell’esercizio e pari a circa 387 mln di euro. Le erogazioni complessive nel corso del 2008 sono ammontate a circa 2,4 miliardi di euro con un incremento dell’11,8% rispetto all’esercizio precedente.

Il margine d’intermediazione è stato pari a 102 milioni di euro, i costi operativi si sono attestati a 66 milioni, mentre le rettifiche di valore su crediti ed attività finanziarie, ed è questo il dato più significativo, sono state pari a 460 milioni di euro.

Nella foto, Paolo Braghieri, amministratore delegato di Interbanca.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!