Cattolica Assicurazioni, cresce di 3 milioni l'utile trimestrale

Il consiglio di amministrazione di Cattolica Assicurazioni, presieduto da [p]Paolo Bedoni[/p], ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2009 del Gruppo Cattolica.

L’utile netto consolidato è stato pari a 13 milioni, in linea con lo stesso periodo del 2008, con un utile netto di Gruppo pari a 12 milioni (10 milioni al 31 marzo 2008). Tale risultato riflette il buon andamento della gestione assicurativa, ma è stato condizionato dall’inasprimento della crisi dei mercati finanziari nei primi due mesi dell’anno. Gli investimenti ammontano a 14.197 milioni.

I primi mesi del 2009, come riporta il comunicato della società, sono stati caratterizzati dall’ulteriore miglioramento della gestione industriale sostenuta anche dalle attività finalizzate alla riduzione delle spese. L’efficienza industriale raggiunta si riflette principalmente nel segmento danni con un combined ratio in riduzione al 98,3% nei primi tre mesi del 2009 dal 103,4% nello stesso periodo del 2008 e dal 99,1% a fine 2008.

L’expense ratio complessivo si riduce dal 25,8% (fine 2008) al 23,9%. La raccolta del lavoro diretto e indiretto è pari a 966 milioni di euro (1.049 milioni nello stesso periodo del 2008 in riduzione del 7,9%).

La contenuta flessione registrata nei premi del lavoro diretto del ramo danni rispetto allo stesso periodo del 2008 (- 1,6%) è riconducibile alla scelta di riqualificare i portafogli auto ed alla maggiore focalizzazione su aree di affari più profittevoli, in un contesto di mercato che continua ad essere caratterizzato da elevata competitività.

Inoltre, prosegue il rafforzamento del Gruppo nei rami non auto (che registrano un incremento del 5,5% rispetto al primo trimestre 2008). Nel segmento vita la raccolta del lavoro diretto diminuisce dell’11,9% a 586 milioni (665 milioni al 31 marzo 2008), per effetto principalmente del riposizionamento sui prodotti tradizionali di ramo I che hanno raggiunto i 365 milioni (+79,8% rispetto allo stesso periodo del 2008).

Le riserve tecniche lorde dei rami danni ammontano a 2.908 milioni e le riserve dei rami vita, comprese le passività finanziarie, si attestano a 10.956 milioni. Il risultato degli investimenti è passato da 55 milioni del 31 marzo 2008 a 62 milioni nei primi tre mesi del 2009, nonostante l’effetto delle ulteriori rettifiche di valore per 6 milioni su titoli che erano già stati oggetto di svalutazione nel 2008.

A fine marzo 2009, il patrimonio netto consolidato si attesta a 1.311 milioni, mentre il margine di solvibilità si conferma pari a oltre 1,55 volte il minimo regolamentare.

Per i risultati al 31 dicembre 2008, si veda l’articolo di bluerating.

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