Avere la faccia tosta di acquisire somme di pertinenza dei propri investitori per circa 110.000 Euro, a lui affidate quale provvista per l’effettuazione di investimenti rivelatisi inesistenti presso l’intermediario non è cosa da tutti. Specialmente non è cosa che passa facilmente inosservata. Viene da chiedersi se Paolo Gorini se ne sia davvero reso conto, o abbia semplicemente pensato di farla franca per grazia ricevuta.
Per non farsi mancare nulla ha combinato altre marachelle: ha fornito ai detti clienti documentazione contabile e informazioni non corrispondenti al vero e ha acquisito ed utilizzato i codici telematici di accesso al conto corrente di una cliente appropriandosi di danaro. Per fortuna la Consob non è rimasta a guardare e ha provveduto alla radiazione e cancellazione del sig. Paolo Gorini dall’albo unico dei promotori finanziari.
Con buonapace dei suoi istinti da novello Diabolik degli investimenti, il signor Gorini dovrà trovarsi una nuova professione. Giustizia permettendo.