Fusione ABN Amro e Fortis: taglio di 5 mila posti di lavoro

La fusione tra Fortis Bank Netherland (di proprietà pubblica) ed ABN Amro (anch’essa in mano al governo olandese), porterà al taglio di 4.000-5.000 posti di lavoro. A riportare questa indiscrezione è l’Ansa, secondo cui la fusione condurrà ad una riduzione dei costi di circa 1-1,3 miliardi di euro. ”I posti di lavoro scenderanno di 4 mila, 5 mila unità, entro il 2012”, ha avvertito il portavoce della banca olandese, Jeroen van Maarschalrweerd. Il portavoce di Abn Amro ha reso noto che, prima della fusione, verranno effettuati tagli tra i 5.500 e 6.500 posti a tempo pieno e create assunzioni per 1.500 posti. Nel mondo, ABN Amro e Fortis, danno lavoro a più di 30 mila persone, molte delle quali in Olanda. L’attuale a.d. di ABN Amro, l’ex ministro delle Finanze olandese Gerrit Zalm (foto), ha detto in passato di voler ridurre nell’arco di tre anni i costi di un quinto.

Prima che la banca rendesse noti i propri piani di ridimensionamento del personale, i sindacati CNV Dienstebond e The Union avevano annunciato che la società aveva intenzione di operare tagli pari a 6.500 posti, denunciando, inoltre, una mancanza di garanzie da parte dell’istituto di credito. Tale taglio di posti di lavoro, secondo le associazioni di categoria, corrisponderebbe ai 7.800 posti che Fortis Bank già sei mesi fa aveva intenzione di eliminare, ancor prima dell’acquisizione con ABN Amro. La banca olandese, infatti, ha spiegato che il taglio di 4-5mila posti di lavoro, farà risparmiare, come detto, all’istituto di credito 1-1,3 miliardi di euro.

Risale allo scorso ottobre la notizia della fusione tra le due banche, acquisizione che ancora aspetta, ad ogni modo, il via libera dell’Unione Europea. Il governo olandese, infatti, che detiene la partecipazione di ABN Amro, acquistò nell’ottobre 2008 le attività olandesi di Fortis, con l’intenzione di unificarle a quelle di ABN Amro appunto, all’interno di un piano di ristrutturazione dell’istituto creditizio.

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