Promotori Finanziari – Credere nei giovani

Il mondo dei promotori finanziari vive un periodo di passaggio generazionale. Vuoi per le conseguenze della pesante crisi finanziaria, che ha portato logicamente nuove incognite sulle metodologie di approccio alla professione, vuoi per il fatto che molti giovani sembrano subire un calo dell’attrazione nei confronti di questa realtà, giudicata forse troppo rigida e vincolante, a favore della consulenza indipendente.

Sullo sfondo vi sono inoltre le forti percentuali di turnover negli assunti (caratteristica tipica anche di altri settori finanziari, come ad esempio quello della revisione), la cui conferma nel corso degli anni rischia di alimentare un problema serio, facendocelo diventare, a furia dell’abitudine, semplicemente un’usanza. D’altra parte, come diceva Dostoevskij “Un essere che si abitua a tutto. Ecco, credo, la migliore definizione dell’uomo.”

Ebbene, all’interno di questo scenario, ci sono comunque delle società che hanno deciso di andare controcorrente, credendo fortemente sull’importanza di “crescere” in casa i propri futuri talenti. E’ il caso di Copernico sim. Ce ne parla Marcello Agnello, responsabile nazionale dello sviluppo e della formazione della società.
 
“Copernico Sim da ormai un anno e mezzo ha iniziato a selezionare, con risultati soddisfacenti, giovani neolaureati da avviare alla promozione ed alla consulenza finanziaria in considerazione di almeno tre aspetti fondamentali. Il primo è rappresentato dalla nostra forte convinzione di poter offrire ai giovani un’opportunità lavorativa e professionale importante, ancor più oggi dove il mito del posto fisso, se mai c’era ancora bisogno di conferme, è definitivamente tramontato.

Il secondo punto, di uguale rilevanza, è che volendo indirizzare fin da subito i neolaureati anche alla consulenza a parcella siamo certi che sia più facile farlo prendendo persone non ancora condizionate da anni di “vendita di prodotti di casa” piuttosto che rivolgendoci a chi, certamente con più esperienza, dovrebbe però scontare un’abitudine mentale difficile da sradicare.

In ultimo, per un fatto generazionale. Copernico è un’azienda che lavora per e nel lungo termine, a differenza di altre che privilegiano obiettivi e scadenze a qualche mese perdendo quindi di vista scenari futuri molto diversi dal presente. Per questo quindi non possiamo immaginare che nei prossimi dieci o quindici anni, ad esempio, la nostra società sia sempre costituita da chi già ci lavora, o da persone del settore. C’è stato un “giorno uno” per ognuno di noi, in questo campo da molti anni; ci può e ci deve essere un “giorno uno” anche per chi, giovane neolaureato con capacità, grande spirito di sacrificio e voglia di imparare, desidera costruirsi un futuro in qualità di professionista riconosciuto dai propri clienti e dal mercato”.

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