Promotori Finanziari – A mali estremi, estremi rimedi

La vita del promotore è spesso dura. Il suo essere essenzialmente un libero professionista, seppur alle dipendenze di fatto della rete, porta evidenti conseguenze di portafoglio: le provvigioni condizionate. Provvigioni che possono venir meno quando, ad esempio, un cliente del portafoglio decide di estinguere anticipatamente un investimento; tutti i nostri piani di spesa, compreso l’ultimo  numero di Advisor, potrebbero essere a rischio. Può così capitare che si decida di autoprovvigionarsi. E’ il caso di Alberto Ballerini, sospeso da Consob per un periodo di due mesi dall’albo unico nazionale dei promotori finanziari.

Nelle fila di San Paolo Invest (poi sospeso per 4 settimane), il promotore ha fatto presente che taluni suoi clienti avevano inoltrato richieste di liquidazione anticipata degli investimenti il che, stante il predetto “blocco del pagamento provvigionale dovuto al riscatto di contratti di alta fedeltà da parte dei clienti, che ha generato una restituzione di € 6.000,00 nel corso dell’anno 2004/2005”, lo aveva indotto, per far fronte alle difficoltà economiche in cui si era venuto a trovare, a porre in essere comportamenti non rispondenti alle norme vigenti, sostanziatisi nella “richiesta diretta ad alcuni clienti di compensi a titolo di prestazione di consulenza” per complessivi 13.450 Euro.

Sullo sfondo della vicenda rimane, per una volta, un solo vincitore: i clienti. Un raro caso in cui sono stati i risparmiatori stessi a potersela svignare con il malloppo. Chi la fa l’aspetti.

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