E’ anche la staticità della distribuzione a condizionare il mercato del risparmio gestito italiano? Probabilmente qualche influenza la può avere.
Se si osservano i dati Assoreti sulla struttura dell’offerta relativa al 2008 si evidenzia che nel corso dell’anno considerato si è assistito a un sostanziale consolidamento nella gamma dei prodotti offerti e servizi, confermando una buona diversificazione.
In particolare si nota che l’offerta delle imprese associate ad Assoreti si sia mantenuta sostanzialmente costante e un’ulteriore conferma è riscontrabile anche dal mantenimento dei modelli di distribuzione offerti, tendenti principalmente all’architettura aperta. Il 2008, mette in luce Assoreti, si è chiuso con una generale stabilizzazione della tendenza emersa nell’anno precedente, che vede una sostanziale apertura dei modelli distributivi verso i prodotti e servizi di terzi, con un’incidenza complessiva del 21% sul portafoglio totale investito nel comparto del risparmio gestito.
E queste osservazioni trovano ulteriore conferma nel modo stazionario in cui hanno inciso le strutture distributive mono-marca e multi-marca sull’offerta totale. Infatti il numero di associate ad Assoreti che propone il multimanager continua ad essere particolarmente elevato, circa il 76,9% degli OICR mentre il monomarca ha più riscontro nelle gestioni patrimoniali individuali, così come nei prodotti assicurativi.
Ma forse secondo alcuni sarebbe arrivato il momento di innovare il modello distributivo. Giovanni Carosio in occasione della relazione annuale di Assogestioni lo scorso marzo aveva sottolineato come gli effetti della crisi sulle masse gestite e sui prodotti richiede di rivedere anche i modelli distributivi e la struttura dell’offerta. Al fine di evitare che i portafogli siano pieni di prodotti “moda” del momento e che la distribuzione rappresenti soltanto un costo.