Mps, sindacati contro lo "spacchettamento" delle filiali

La cessione delle filiali Mps finisce sul tavolo dei sindacati che mandano un appello chiaro al gruppo senese: no allo “spacchettamento” delle sedi che la banca deve cedere.

Dircredito, Fabi, Fiba-Cisl, Fisac-Cgil, Silca, Ugl Credito e Uilca, in seguito alla notizia ufficiale della cessione di un pacchetto di 15 sportelli a Banca Popolare di Puglia e Basilicata, hanno diffuso una nota stampa che critica la scelta di Mps.

“La posizione assunta dalla controparte con questo atto ufficiale risulta assolutamente inconciliabile con il modello di relazioni sindacali esistente nel Gruppo, modello che, sino a questo momento, era riuscito a coniugare le esigenze datoriali con la piu’ ampia tutela dei diritti e della dignita’ dei lavoratori” si legge nella nota. Tale iniziativa “mette inequivocabilmente in discussione la storica capacita’ di interlocuzione che ha da sempre contraddistinto le relazioni industriali interne, oltretutto in un momento caratterizzato dalla gestione di processi di integrazione societaria ancora aperti, e dalla presenza di ulteriori procedure da espletare a livello di Gruppo”.

E la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente se gli altri sportelli soggetti alla vendita subiranno ulteriori frammentazioni “sulla base della presenza di manifestazioni di interesse da parte di molteplici soggetti acquirenti”. Un’ipotesi che i sindacati rifiutano “con forza” perche’ porrebbe “ulteriori limitazioni alla possibilità di assicurare ai lavoratori idonee garanzie normative e salariali”.

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