Promotori Finanziari – Varenna, lascia Fideuram e sceglie Rothschild

Il passaggio è di quelli importanti. Vuoi per il protagonista, Aldo Varenna, promotore finanziario con quasi 25 anni di esperienza, nonché componente del comitato esecutivo e responsabile dei rapporti con l’estero di Anasf, vuoi perché si passa dal mondo del private banking in senso stresso fino alle nuove frontiere della consulenza e dell’asset management applicata alla professione.

Da Fideuram, dove ha iniziato la sua carriera nel 1985, sbarcando presso Edmond de Rothschild, società del Gruppo LCF Rothschild; una storia sicuramente interessante, tale da farci contattare lo stesso Varenna ai fini di una più completa visione sulla vicenda.

“Sicuramente la mia amicizia con l’amministratore delegato della ha avuto il suo peso, ma è stato il prestigio di Edmond de Rothschild come boutique del risparmio a convincermi.” Una nuova avventura decisamente più improntata sulla consulenza. Una domanda sulla figura del consulente indipendente è un’obbligo “Credo che una professionalità di questo tipo sia la benvenuta; d’altra parte il mondo cambia anche in Italia e l’avvento dei consulenti indipendenti non può che completare l’offerta di advisory per il risparmiatore.

“Ad ogni modo ritengo che i vari proclami sulla paternità dell’indipendenza siano esagerati, se non utopici; la realtà è che anche i professionisti fee only devono confrontarsi con il proprio bilancio economico, e questo significa che studiare una rischiosa asset allocation azionaria è molto più remunerativo di una obbligazionaria sul fronte della parcella. Oppure, citando l’attualità, lo scandalo Madoff ha avuto modo di coinvolgere paesi con un board di professionisti estremamente eterogeneo, come ad esempio la Spagna, dove sia promotori che consulenti sono incappati nei medesimi errori”

Insomma, volenti o nolenti, siamo pur sempre tutti sulla stessa barca.

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