Morgan Stanley – secondo trimestre chiude in rosso

Finisce con una perdita il secondo trimestre dell’anno per la statunitense Morgan Stanley. Alla fine di giugno il gruppo MS ha perso 159 milioni di dollari, pari a 1,37 dollari per azione, contro l’utile di 689 milioni dello stesso periodo di un anno prima.
 

I ricavi netti del periodo sono stati di 5,4 miliardi di dollari, contro i 6,1 miliardi del secondo trimestre dello scorso anno. Aumentano le spese non legate a interessi finanziari, che passano da 5,2 a 6 miliardi di dollari. In aumento anche i costi del personale, che segnano un rialzo da 3,1 a 3,9 miliardi di dollari.
 

In dettaglio, i risultati del trimestre evidenziano ricavi negativi per 2,3 miliardi di dollari relativi a debiti di lungo termine del gruppo che impattano sui risultati per 1,32 dollari per azione. L’ammortamento accelerato relativo all’emissione di titoli privilegiati necessari per ripagare i fondi del TARP, ha generato un impatto negativo di 0,74 dollari per azione.
 

A livello di singole attività, la divisione investment banking ha messo a segno ottimi risultati grazie ai risultati delle attività di sottoscrizione titoli, in crescita del 19% sullo stesso periodo dello scorso anno. L’attività nel mercato del credito e di trading ha generato ricavi netti per 1 miliardo di dollari, comprensivi di una perdita di 1,3 miliardi in parte compensata dall’ottimo andamento nel trading su titoli investment grade e distressed.
 

La società aggiunge che i risultati presentati oggi, risentono dei costi della joint venture con Smith Barney, perfezionata lo scorso 31 maggio.Nell’ultimo trimestre MS ha perfezionato la joint venture con Smith Barney, MSSB, dando vita ad un nuovo colosso nel wealth management mondiale con  18.444 banker e oltre 1,420 trilioni di dollari di patrimonio in gestione.

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