Banche – Il piano di Banca Etruria non prevede i Tremonti Bond

Il direttore generale Luca Bronchi ha presentato ieri a Palazzo Mezzanotte di Piazza Affari, il piano industriale 2009-11 di Banca Etruria.    

L’istituto di credito mira a svilupparsi nell’arco dei prossimi due anni, raggiungendo una crescita della raccolta pari a 12,2 miliardi di euro a fine 2011, contro i 9,3 miliardi del 2008 (+9,6%), alla luce di un incremento del 15,1% del comparto di raccolta gestita. Il nuovo piano dovrebbe portare allo sviluppo selettivo degli impieghi, passando dai 7,2 miliardi di euro del 2008 a 8,4 miliardi a fine 2001 (+5,2%), con una crescita del 6,7 % sul comparto retail e PMI a  fronte del 3,5% di crescita del corporate.   

Si prevede, inoltre, un miglioramento del margine d’intermediazione, con livelli che dai 310 milioni del 2008, potrebbero arrivare a 406 milioni entro due anni, con la crescita del 15,8% del margine da servizi  conseguente al recupero commissionale. Di pari passo, anche i costi potrebbero aumentare, ma in maniera controllata, passando dai 211 milioni di euro del 2008 a 240 milioni, con un recupero di efficienza sull’indice Cost/Income che  passa dal 66% del 2008 al 58% del 2011.   

A fine 2011, il piano industriale approvato dovrebbe condurre ad un incremento del 42,4% dell’utile netto, pergiungendo a quota 56 milioni di euro, con un ROE che recupererà sino al 6,9%, contro il 2,7% del 2008 (+4,2%). Infine, si prevede il mantenimento degli attuali requisiti patrimoniali, con CoreTier1 pari a 7,8% a fine 2011 e Total Capital pari a 10,70%.     

“Il Piano si concentra nel consolidamento della crescita dimensionale realizzata negli  ultimi anni in un’ottica di valorizzazione industriale delle nostre potenzialità di sviluppo.” ha  dichiarato durante la presentazione il direttore generale Luca Bronchi. “L’obiettivo è quello di  massimizzare la produttività e la redditività del Gruppo, quale presupposto fondamentale  all’autofinanziamento dello sviluppo e al mantenimento degli attuali buoni livelli di  patrimonializzazione”.   

Durante la presentazione del piano industriale, Luca Bronchi ha anche ribadito la volontà di Banca Etruria di non ricorrere a strumenti straordinari di ricapitalizzazione. In definitiva, l’istituto di credito non si avvarrà dei Tremonti Bond, né provvederà ad ulteriori aumenti di capitale, dopo quello già effettuato pari a 160 milioni di euro.

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