Scandalo Delta, Sopaf nuovo advisory di Carisp

In seguito agli esiti positivi delle verifiche effettuate dalle Autorità di Vigilanza, Sopaf Spa ha perfezionato con la Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino “accordi volti alla composizione tra le parti delle controversie esistenti o potenziali relative a Delta S.p.A. in amministrazione straordinaria al fine di favorire una rapida dismissione del controllo di Delta S.p.A. così come auspicato dalle Autorità di Vigilanza”. Così recita una nota ufficiale di Sopaf.

Gli accordi stipulati prevedono la concessione da parte di Sopaf di un’opzione di acquisto avente ad oggetto l’intera partecipazione azionaria detenuta in Delta rappresentativa del 15,95% del capitale sociale, nonché la rinuncia da parte di Sopaf al diritto di recesso da Delta  ed a tutte  le instaurate o instaurande azioni legali nei confronti di Carisp e di Delta, a fronte di un corrispettivo di 55 milioni di euro.

Inoltre, Sopaf sarà il nuovo advisory di Carisp, mettendo “a disposizione le proprie competenze e svolgendo funzioni consulenziali e di arranger in relazione a specifiche operazioni di ottimizzazione della gestione del portafoglio”.

Il valore complessivo degli accordi per Sopaf, tenuto conto dell’attività di advisory, è di circa 70 milioni di euro.

Giorgio Magnoni, amministratore delegato di Sopaf, ha dichiarato “Le parti hanno responsabilmente negoziato gli accordi con l’obiettivo di consentire al più presto a Delta S.p.A. di riprendere la sua normale attività. Gli accordi siglati in data odierna confermano, peraltro, la linea di trasparenza e rigore tenuta da SOPAF nei rapporti con Delta e il nuovo corso di Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino ha consentito di ristabilire, in tempi brevi, un clima di collaborazione a beneficio di una realtà importante quale è Delta”.

Si ricorda che Delta è la finanziaria bolognese indagata per riciclaggio e sospesa da [a]Bankitalia[/a], nonché oggetto di un’inchiesta da parte della procura di Forlì. Lo scorso febbraio un’ispezione della Banca d’Italia aveva riscontrato il controllo non autorizzato di Carisp sulla proprietà e sulla gestione della controllata al 29,9% (attraverso la Ssi, controllata anch’essa ma al 100%). In conseguenza a ciò, il 23 aprile Bankitalia aveva revocato le autorizzazioni di Carisp riguardo alle partecipazioni in Delta. Per questa ed altre accuse, cinque sono stati i sospettati di Carisp arrestati da maggio ad oggi, tra cui Fantini stesso. La denuncia era partita proprio da Sopaf, socia di Delta al 15,9%, riguardo il controllo occulto da parte della Cassa di Risparmio del San Marino. In seguito, Bankitalia ha portato alla luce nuovi eventi (si veda l’articolo “Scandalo Delta, Carisp tenta l’accordo con Sopaf”). Nella foto, Mario Fantini, amministratore delegato di Carisp.

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