Promotori Finanziari – Come sopravvivere al colloquio

Essere preparati e adatti a un’offerta di lavoro significa è poco o nulla, se non una incoraggiante base di partenza; un colloquio necessita principalmente di astuzia, sfrontatezza controllata e una buona dose di fortuna. Se sul terzo aspetto l’unica nostro aiuto può venire dal tentare un qualunque rituale frutto della nostra esperienza con l’occulto, sul primo e sul secondo punto ci si può preparare. Naturalmente non esiste una panacea contro “il male della selezione”, ma sussistono diversi farmaci che bene si adattano ai diversi contesti; perché si sa, un colloquio per diventare spedizioniere è ben diverso da quello praticato in una rete finanziaria. Tratteremo, come facilmente intuibile, il secondo.

Premesse

Se il buon giorno si vede dal mattino, il vostro colloquio è già un piccolo successo. Essere selezionati significa che il vostro cv ha destato interesse, e convincersi di avere una buona chance per ottenere ciò che volete può essere un buon metodo per arrivare motivati di fronte al vostro intervistatore. Se non ci riuscite, beh partite male, dato tra le qualità di un buon promotore vi è la capacità di persuasione; se non riuscite a convincere voi stessi, immaginatevi con gli altri..

Pronti
Informatevi. Rispondere con un “No” alla domanda “Conosce qualcosa della nostra società?” è paragonabile a iniziare una conversazione con la donna/l’uomo dei vostri sogni, parlando dei vostri problemi digestivi. Le migliori società di cacciatori di teste insegnano che è fondamentale raccogliere notizie, meglio se recenti, sulla realtà che state per “affrontare”. In connubio a ciò è sicuramente d’aiuto prepararsi a recitare una piccola presentazione professionale della propria persona, quasi sempre inizio obbligato per ogni intervista di lavoro. Altro aspetto da non sottovalutare è l’aspetto fisico; data per scontata un’ottima igiene personale, giacca e cravatta sono d’obbligo per un pf. Attenzione però alla scelta dei colori; evitate colori troppo sgargianti che potrebbero essere un segnale di una personalità che ama imporsi. E’ brutto da dirsi ma, almeno in partenza, è meglio dare l’idea di essere persone “standard”. Infine, non dimenticativi di arrivare con qualche minuto d’anticipo; alla peggio potete fare un salto in bagno per controllare allo specchio se rispecchiate quanto auspicate.

Partenza
Stringere una mano in maniera sicura (ma non modello trinciapollo) con un espressione serena è un buon biglietto da visita, dato che verosimilmente sarà lo stesso che andrete a proporre a un vostro eventuale futuro cliente. Parlate in maniera rilassata, senza urlare né bisbigliare; fare ogni tanto qualche piccola pausa rende un racconto molto più avvincente rispetto a una corsa contro il tempo. Ricordatevi inoltre di non fare i saputelli, perché, oltre che irritante, potrebbe essere anche rischioso; tenete presente la frase di Friedrich Nietzche “Meglio è non saper niente che saper molte cose a metà”. Piuttosto è meglio mostrarsi curiosi; le domande, se sensate, sono sempre motivo di apprezzamento. Molte società utilizzano le dinamiche di gruppo attraverso incontri di selezione collettivi, un banco di prova essenziale anche per capire le vostre capacità “commerciali”, oltre che di relazione. In tal caso, la strategia migliore è quella di non cercare a tutti i costi di emergere; essere risoluti, chiari e convinti di quello che si dice, ma con poche manie di protagonismo, è un profilo che bene si adatta al candidato modello, anche sul fronte della comunicazione con la clientela.

Conclusione

Dopo tutti questi accorgimenti, non resta che tenere presente la cosa più importante, ovvero la motivazione; terminato il colloquio, mandare una mail in cui si ringrazia il selezionatore per l’opportunità avuta, ribadendo il perché vi ritenete adeguati alla posizione (evitando però di essere ruffiani), potrebbe essere un buon modo per ribadirla. Nonostante tutto, molto spesso ciò che fa scegliere una persona al posto di un’altra, può essere racchiuso nella differenza tra uno sguardo disincantato e uno che brilla di entusiasmo.

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