Scudo fiscale, Generali, Azimut e Mediolanum si spartiscono il bottino

Si è parlato tanto di come si strutturerà il nuovo scudo fiscale e dell’impatto che questo avrà sulle entrate statali. Poco si è invece detto sul piano dei nomi; chi avrà vantaggi e di quale portata? A rispondere a queste domande ci ha pensato sabato scorso Milano Finanza, che ha individuato le società presumibilmente con più potenziale.

Terzo posto per Mediolanum, che dal 13 marzo al 14 agosto ha guadagnato sui mercati il 104%. Considerando i precedenti scudi del 2001-2003 i flussi in entrata si sono attestati intorno ai 200 milioni di Euro. Ora l’impatto potrebbe essere decisamente più ampio, considerata l’avvenuta crescita della clientela; lo stesso Ennio Doris ha ipotizzato afflussi pari addirittura al doppio.

Ai piedi del vertice ecco Azimut. A premiare la società guidata da Pietro Giuliani vi sarà la ripresa dei flussi verso prodotti a maggior contenuto azionario. “Nel mese di luglio la raccolta si è concentrata sui nuovi prodotti lanciati nel 2009 con un profilo di rischio maggiore, a scapito dei prodotti più conservativi” afferma lo stesso gruppo.

A fare la parte del leone, come natura le compete, Banca Generali. In occasione dei due precedenti scudi, tenendo conto di Banca del Gottardo, intercettò circa 2 miliardi di Euro e oggi sembra pronta a fare il bis. Insomma una vera e propria miniera d’oro per una società capace di guadagnare a Piazza Affari, dal 9 marzo, il 244%.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!