Scandalo bonus, Bank of America difende l'accordo

Bank of America difende l’accordo raggiunto con la Sec, l’organo di Vigilanza Usa (la nostra Consob), per porre fine al contenzioso sui bonus concessi da Merrill Lynch prima della fusione con il colosso americano. L’Ansa specifica come nella documentazione presentata al giudice Jed Rakoff (che nei giorni scorsi aveva rifiutato di avallare l’accordo fra la commissione incaricata e la banca), BoA ha ribadito di non aver raggirato investitore alcuno. Bank of America ha espresso come fosse chiara la volontà di Merrill Lynch di distribuire i bonus di fine anno, inoltre la banca non ha mai oscurato l’intenzione di voler proibire il pagamento die compensi.

I primi di agosto la Sec aveva multato di 33 milioni di dollari BoA con l’accusa di non aver fornito informazioni complete sui 5 miliardi di dollari di bonus elargiti ai manager di Merrill Lynch, prima che gli azionisti votassero a favore dell’incorporazione dell’istituto in bancarotta in Bofa. Tale importo è finito, infatti, nelle tasche dei manager e non nelle casse di Merrill Lynch, il cui buco di bilancio andava risanato. Gli azionisti, infatti, nella loro decisione di voto, vuole l’accusa, non erano probabilmente del tutto informati sulla destinazione di quei 5 miliardi di dollari.

In realtà, 33 milioni è il prezzo pattuito da Bank of America e le autorità a stelle e strisce per raggiungere un settlement; ammontare che Bank of America ha pagato senza confermare allora le accuse, né respingerle.

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