Banche – Bonus, Goldman Sachs vs. Commerzbank

La questione bonus ai professionisti finanziari continua a tenere banco in tutti gli angoli d’Europa. Ad esprimere il proprio pensiero questa volta, è [p]Lloyd Blankfein[/p], presidente ed amministratore delegato di Goldman Sachs. I banchieri di una delle più grandi banche d’affari del mondo, infatti, hanno percepito bonus cospicui anche nel momento di maggior crisi, quando l’istituto ha accusato ingenti perdite nel 2008. Il 7 aprile 2009, a tal proposito, Blanfein aveva tracciato delle linee guida sui compensi dei propri dipendenti, sostenendo che una delle lezioni che si doveva apprendere dalla crisi finanziaria, riguardava la necessità di applicare dei principi standard su come ricompensare i dipendenti dell’industria.

Nel caso Goldman, però, la banca d’investimento potrebbe recuperare parte dei fondi elargiti, tramite uno strumento che permette di recuperare le risorse spese se queste hanno causato danni gravi alle finanze o alla reputazione dell’istituto. Colui che nel 2008 ha sostenuto la candidatura al Partito Democratico di Hillary Rodham Clinton con una donazione di 7mila dollari, ha dichiarato: “I contratti di lavoro garantiti per molti anni dovrebbero essere messi al bando. Purtroppo nel nostro settore sono una pratica comune”.

Chissà, però, cosa potrebbe pensare l’opinione pubblica riguardo a bonus e compensi esagerati, se si ricordasse come nel 2006, con 53,4 milioni di dollari guadagnati incluso un bonus da 27,3 milioni, Blankfein sia stato uno dei manager più ben remunerati di Wall Street. E’ vero, però, che allora Goldman Sachs riportò utili netti per 9,5 miliardi di dollari. Come a dire, quando le cose vanno bene non si lamenta nessuno. Così nel 2007 – secondo Wikipedia – quando il neo-amministratore delegato guadagnò 53,9 milioni di dollari, con un bonus di 26,9 milioni cash.

Ad ogni modo, anche il G20 è concorde, bisogna ridimensionare i bonus, soprattutto indicizzarli alle prestazioni dei banchieri. Anche [p]Martin Blessing[/p], presidente di [s]Commerzbank[/s], si è dimostrato d’accordo: “Sono d’accordo con Stephen Green (presidente di Hsbc) che il pagamento di bonus dovrebbe essere abolito”.

Attualmente, l’amministratore delegato tedesco sta affrontando un processo, in cui è accusato dai banchiari londinesi di non aver ottenuto i bonus promessi dopo l’acquisizione di Dresdner Kleinwort l’anno scorso, da parte di Commerzbank.

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