Finarte vince la gara per l'asta Alitalia

Come già annunciato in questa rubrica lo scorso mese di Marzo, il Commissario Straordinario Prof. Avv. Augusto Fantozzi, dopo mesi di intenso lavoo ha affidato  ala casa d’aste  Finarte la vendita delle opere d’arte di Alitalia -  Linee Aeree Italiane.
Alla gara, la cui vittoria è per Finarte motivo di particolare orgoglio, erano state chiamate altre tre note case d’asta internazionali, nella fattispecie, Christi’es e Sotheby’s.

Sono quasi duecento le opere d’arte che verranno poste all’incanto per un valore minimo di circa un milione di euro.
Come è noto la maggior parte della collezione è stata costituita fra gli anni Cinquanta e Sessanta, quando la compagnia di bandiera Nazionale acquistava opere d’arte moderna italiana per divulgare la nostra cultura anche all’estero.
Molte di esse erano persino esposte all’interno degli aerei DC-8, adattandone misure e supporti. Altre invece sono state espressamente commissionate dalla Compagnia Aerea per l’arredo degli uffici internazionali di Alitalia, come il dipinto di Gino Severini, di enormi dimensioni (tre metri x quattro), Zeus partorito dal sole, eseguito negli anni Cinquanta per la sede parigina di Alitalia e fiore all’occhiello dell’intera collezione.

Fra le opere realizzate negli Anni ’60, da autori che erano allora protagonisti dell’avanguardia, segnaliamo dipinti di Carla Accardi, Antonio Sanfilippo, Giuseppe Capogrossi,  Franco Angeli, Tano Festa, Francesco Lo Savio e Massimo Campigli oltre a due piccole ma splendide composizioni su carta di Alberto Burri e di Lucio Fontana.

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