Istituzioni – Cardia (Consob) uniformare i sistemi sanzionatori

E’ il momento del fare. E’ questo in sintesi il monito che arriva da Consob e in particolare dal presidente Lamberto Cardia. Il presidente della Commissione Nazionale per le Società e le Borse nell’audizione tenutasi quest’oggi alla VI Commissione Permanente Finanze della Camera dei Deputati ha sottolineato che «è necessario cogliere l’attimo e far partire adesso il motore delle riforme prima che lo slancio in tal senso si affievolisca. Sarebbe un’occasione perduta – ha spiegato Cardia – lasciare che prevalga la forza d’inerzia adeguandosi sui primi segnali di ripresa economica ancora incerta».

Cardia inizia il suo intervento ricordando come è imminente da parte della Commissione Europea la proposta di istituire e disciplinate l’attività delle nuove autorità di vigilanza e del Consiglio europeo per il rischio sistemico, proposte che hanno avuto origine dallo studio del gruppo de Larosière che era stato incaricato di valutare l’ipotesi di riforma dell’autorità di vigilanza in Europa.

Le proposte di riforma della Commissione europea, secondo Cardia, rappresentano ‘«un punto di partenza realistico e pragmatico, anche se certamente non perfetto. Le finalità del progetto sono per lacuni aspetti ambiziose, ma per la loro realizzazione occorre una forte determinazione politica».

Per Cardia il bene comune è rappresentato dalla piena armonizzazione del quadro normativo, un libro unico delle regole in grado di assicurare condizioni omogenee di protezione degli investitori e di prevenire ogni forma di arbitraggio regolamentare.

Il presidente di Consob precisa che la proposta della Commissione Europa si architettura in due pilastri: l’istituzione di un Consiglio Europeo per il rischio sistemico deputato alla vigilanza macro-prudenziale  e l’istituzione del Sistema europeo delle autorità di vigilanza finanziaria costituito da una rete delle autorità di vigilanza nazionali deputata a salvaguardare la solidità delle imprese e la protezione degli investitori. Ma per Cardia un sistema fondato su cinque nuovi organismi, ossia il consiglio europeo per i rischi sistemici, il comitato di coordianemnto e tre nuove autorità di settore rappresenta un assetto ancora troppo burocratico, con il rischio di non assicurare la necessaria reattività per prevenire e fronteggiare rischi di gravi crisi di stabilità e assicurare una tempestiva e adeguata tutela dei risparmiatori.

E nel concludere il suo intervento alla Camera dei Deputati il presidente di Consob ha precisato che due principi di fondo non devono essere disattesi: la pari dignità istituzionale dell’obiettivo di tutela di stablità e di quello di tutela degli investitori e un sistema di regole uniche, certe e da tutti egualmente applicate e sanzionate. Importante insomma un processo di uniformazione dei sistemi sanzionatori. 

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