USA; super authority anche per noi

Dopo la proposta europea di creare una superauthority bancaria (l’approvazione dell’Eba verrà discussa domani a Strasburgo) anche gli USA mettono in cantiere un progetto di riforma che prevede la creazione di un organo di vigilanza con il compito di supervisionare il sistema bancario americano.

La proposta è stata avanzata dalla parte repubblicana, per iniziativa del senatore del Connecticut Christopher Dodd, attualmente a capo della commissione bancaria del Senato.
Secondo Dodd la creazione di un’authority con poteri speciali rappresenterebbe la chiave di volta per risolvere i problemi del sistema finanziario, per ricreare una struttura che dia fiducia ai risparmiatori.
In particolare, nel piano del Senatore, l’authority dovrebbe nascere dal consolidamento delle quattro agenzie federali che oggi ricoprono ruoli distinti nella supervisione del sistema creditizio; ovvero la Fed, l’Office for Thrift Supervision, il Fdic (fondo di garanzia sui depositi bancari) e il Comptroller of the Currency.

L’iniziativa, però, incontra l’opposizione del presidente Barack Obama che invece sta pensando di ampliare i poteri della Fed sul controllo del sistema bancario. Ma dal frangente Fed, Ben Bernanke si mostra riluttante a collaborare con il segretario del Tesoro Tim Geithner, che richiedeva un esame completo della struttura della banca centrale e della sua gestione per appurare l’idoneità dell’istituto centrale a sostenere l’ampliamento di ruolo che la Casa Bianca sta pensando di attuare.
 

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