Credit Suisse vs. G-20: via libera ai bonus

Circa 300 manager e dipendenti di Credit Suisse stanno per dividersi un bonus complessivo di 1,85 miliardi di dollari all’interno di un piano di corresponsioni basate sulle performance istituite circa 5 anni fa, quando la banca aveva avuto problemi nel trattenere il proprio staff.

Verso il 2005, infatti, Credit Suisse promosse un piano di incentivi per trattenere i propri manager, cosa che rese internamente impopolare ai tempi l’istituto, poiché costrinse i suoi bankers di alto livello ad aspettare 5 anni rimanendo nella banca svizzera, prima di ricevere in denaro i premi corrisposti. I premi consistevano in unità successivamente convertibili in denaro. In altre parole, per ogni unità ricevuta di premio, ora i manager potranno ricevere un determinato ammontare di azioni.

Secondo quanto riporta il Financial Times, infatti, i bonus sarebbero corrisposti ad ogni manager in base agli utili ed ai prezzi delle azioni di Credit Suisse, ma se, nei primi tre mesi del 2010, il prezzo medio azionario di Credit Suisse scenderà sotto una certa soglia, gli impiegati non riceveranno niente.

Ad esempio, il direttore esecutivo Brady Dougan ha ricevuto 271.898 unità come premio, che potrebbero esser tradotti in 43,2 milioni di franchi svizzeri, in base ai prezzi odierni delle azioni, se il manager decidesse di venderle. In sostanza, si tratta di pay-out potenziali che faranno molto discutere, visto che stasera si riunirà il G-20 (che si aprirà ufficialmente con una cena) proprio per esaminare, tra i tanti argomenti, proprio dei bonus bancari.

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