Banche italiane, poca trasparenza

Gli istituti bancari italiani propongono i conti correnti più costosi e meno trasparenti d’Europa.
Questo è quando emerso da uno studio effettuato dalla Commissione Europea, che ha passato al vaglio i servizi bancari di 27 paesi dell’Unione Europea, per un totale di 224 banche, pari all’81% del mercato.
L’Italia ne esce in cattiva luce, sia per quanto riguarda il costo medio di un conto corrente sia per la chiarezza sulle condizioni dei conti.
In media un conto corrente italiano costa annualmente dai 253 euro l’anno, ma può salire fino ad una quota di 831 euro, in proporzione al numero delle operazioni effettuate.
Altro tasto dolente è proprio la trasparenza, dove il sistema italiano presenta numerose lacune attraverso le quali perfino gli operatori specializzati della Commissione Ue hanno avuto difficoltà nel muoversi. Questo può darci un’idea della confusione e disordine che regna tra i risparmiatori italiani.

In seguito al rapporto dell’Ue la Banca d’Italia si è subito mossa per porre provvedimenti e nei giorni scorsi ha emanato nuove direttive inerenti la trasparenza dei servizi, proprio a partire dai conti correnti ma anche per quanto riguarda i mutui e finanziamenti vari.
Il punto su cui si insiste è la chiarezza e la linearità richiesta ai documenti informativi, che dovrebbero rivolgersi ai clienti con un “linguaggio semplice e parole di uso comune”, come ha spiegato Mario Draghi, “Le informazioni importanti spesso sono riportate con un corpo di testo troppo piccolo.”.
Interessante proposta è anche quella che vorrebbe dotare i documenti informativi di indicatori sintetici che possano mettere il cliente in condizione di confrontare i diversi prodotti e i rispettivi costi e rendimenti.

Le conclusioni dello studio della Commissione Europea, a seguito dei risultati conseguiti, è che la trasparenza e i costi sono direttamente proporzionali, e auspica in Italia un taglio ai prezzi, che sono alti più del doppio della media europea (che si aggira intorno ai 111 euro).
In risposta al rapporto l’Associazione delle banche italiane Abi ha sottolineato che le banche italiane sono impegnate da anni per migliorare la trasparenza dei conti e produrre estratti conto più leggibili, ma in confutazione della loro difesa sta l’azione della Banca d’Italia che è intervenuta prontamente alla pubblicazione della denuncia europea.

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