L’Ue e il deficit

Oggi la Commissione europea, riunita presso Bruxelles, ha approvato un piano d’intervento procedurale nei confronti del deficit di alcuni stati membri, che sarebbe eccessivo rispetto ai parametri comunitari. Nella lista appare anche l’Italia.

Sono nove in tutto le nazioni che hanno notificato a Bruxelles delle condizioni non conformi al Patto di Stabilità e che, secondo Bruxelles, potrebbero raggiungere un livello di deficit del Pil del 3% entro la fine di quest’anno, non rientrando più nei parametri previsti dal trattato di Maastricht.
La lista comprende Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Olanda, Portogallo, Slovenia, Slovacchia e Italia.

Il nostro paese insomma si trova in “buona compagnia”, ma il dato è allarmante perché con questa azione salgono a 20 su di un totale di 27 i paesi appartenenti all’Unione Europea che non si trovano in condizioni di coerenza con le posizioni europee, almeno secondo le previsioni della Commissione.
Le nazioni già raggiunte da una raccomandazione sono state Grecia, Irlanda, Francia, Spagna, Romania, Lettonia, Malta, Lituania, Polonia, Regno Unito e Ungheria, e quindi pressoché i 2/3 dell’Unione Europea si trovano in una situazione di deficit del Pil.

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