L’occasione non è quelle nelle quali ti aspetti una conferma. Invece dopo settimane che circola voce riguardo l’interesse da parte della finanziaria di casa Agnelli, Exor, nei confronti di Banca Fideuram, ne arriva la conferma direttamente dal numero uno: il vice-presidente.
John Elkann infatti in occasione del convegno annuale dell’Aidaf, l’associazione delle aziende familiari, che si è tenuto a Torino lo scorso week-end ha precisato che: «Fideuram rappresenta un’opportunità di investimento in un settore come il risparmio gestito in cui abbiamo già fatto bene in passato e per il quale in Italia ci sono spazi di crescita».
Insomma il rampollo di casa Agnelli conferma quindi l’interesse e l’opportunità che può rappresentare una rete come Fideuram, che secondo gli ultimi dati disponibili di Assoreti (giugno 2009) ha una rete composta da 3.069 promotori finanziari per un patrimonio di 51,773 miliardi di euro. Senza considerare che se l’affaire Fideuram andasse in porto la Exor si troverebbe in possesso di una delle rete di promotori finanziari più attive nell’ambito private e che considerando i possibili rientri che potrebbero esserci con lo scudo fiscale potrebbe rappresentare una vera e propria opportunità.
Ma non sembra essere l’unica interpretazione sui retroscena dell’affaire. Ad esempio Oscar Giannino sul suo blog riporta l’interpretazione di un banchiere italiano che sentenzia «Comprano un gestore di risparmio perché solo così possono far rientrare i loro patrimoni contando sulla più assoluta riservatezza».