Ubi, crollano i profitti

Ubi banca chiude i primi nove mesi del 2009 con un utile netto di 18,7 milioni di euro, mostrando un calo del 69,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
L’utile normalizzato risulta quindi in calo del 63% a quota 195,2 milioni di euro. L’utile netto del terzo trimestre è stato di 61,4 milioni di euro, in calo del 40% rispetto al secondo trimestre e del 39% rispetto al terzo trimestre del 2008. Al netto delle voci straordinarie, l’utile netto di luglio-settembre 2009 è di 64,8 milioni, in forte crescita (+179%) rispetto ai 23,2 milioni di aprile-giugno 2009, ma si accentua il calo (-44%) rispetto a luglio-settembre 2008.
Il peggioramento dei risultati è dovuto in gran parte, secondo l’istituto bancario, alla riduzione del margine d’interesse.

A fine settembre, tenendo conto dell’ipotesi di pagamento del dividendo pro quota per il periodo, è stato stimato il Core Tier 1 al 7,33%, in crescita rispetto al 7,24% del 30 giugno e al 7,09 di fine 2008. In calo del 15,7% il risultato della gestione operativa, a quota  1.096,7 milioni di euro, mentre le rettifiche di valore su deterioramento crediti, per il periodo gennaio-settembre, ammontano a 592,5 milioni di euro, portando allo 0,82% il costo del credito annualizzato.

Nel corso del terzo trimestre, sono invece migliorate del 16,2% le rettifiche su crediti. Negli ultimi tre mesi del 2009 Ubi non ha riscontrato discontinuità rispetto all’andamento del terzo trimestre. In particolare, la banca si aspetta un margine d’interesse ancora influenzato dai tassi ai minimi storici, compensato parzialmente da un miglioramento delle commissioni nette.

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