UBS, in attesa della nuova strategia

Si terrà il 17 novembre a Zurigo l’Investor Day di UBS, giornata che si profila interessante, in virtù delle novità che potranno esser delineate. Oswald J. Grubel, infatti, amministratore delegato del gruppo in carica dal 26 febbraio al posto del dimissionario Marcel Rohner, annuncerà la nuova strategia di UBS per i mesi a venire.
E potrebbero esser tracciati indirizzi anche rivoluzionari, visto il riserbo della società riguardo i contenuti che il Ceo porterà all’evidenza, come sempre del resto, in riferimento a questi eventi.
Alla giornata dell’investitore la stampa ed i media non potranno partecipare direttamente, sebbene possano seguire la manifestazione in streaming.
E per coloro che pensano che la nuova strategia di UBS derivi dal rosso conseguito nella terza trimestrale, non sarà così, in quanto l’annuncio della nuova strategia di gruppo, nonché l’evento Investor Day, erano già noti e comunicati da tempo.
In poche parole, la definizione della nuova strategia della banca prescinde dall’ultimo risultato di periodo.
Nell’intervallo luglio-settembre la prima banca elvetica ha chiuso in perdita di 564 milioni di franchi svizzeri, superiore all’attesa degli analisti di 337 milioni. Nello stesso periodo dell’anno scorso la banca faceva registrare un utile 283 milioni, mentre il risultato migliora rispetto alla perdita di 1,402 miliardi del secondo trimestre dell’anno. A pesare suoi conti, in particolare, sono stati soprattutto gli oneri contabili, che hanno inciso sul bilancio per circa 2,15 miliardi. La società, però, ritiene il rosso trimestrale un risultato negativo, ma certamente non così sconfortante, alla luce anche dei buoni risultati delle divisioni del Wealth Management e dell’Investment Banking. Per il 2010, infatti, la banca svizzera è ottimista, quando per allora si potranno vedere gli effetti del piano di riduzioni dei costi già messo in atto, anche se molto dipenderà da altri fattori quali l’andamento del mercato, atteso in ripresa. L’attività della banca, difatti, dovrebbe volgere alla normalità quando si risolveranno le controversie con le autorità fiscali americane e quando sarà organizzativamente superata la decisione del governo svizzero di uscire dal proprio investimento in UBS. A quel punto sì, la crisi sarà stato solo uno spiacevole ricordo.

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