Banche – Scandalo Ior, conti “poco trasparenti”

Da qualche settimane è alla guida della Banca del Vaticano ma per il presidente Ettore Gotti Tedeschi è già arrivato il momento della prova. Una prova non di poco conto, ossia quella della trasparenza.

Infatti la procura di Roma ha avviato un’indagine, su segnalazione della Bankitalia, su alcuni rapporti che riguarderebbero “conti non trasparenti” tra  l’Istituto Opere di religione (Ior), la Banca del Vaticano, e Unicredit.

La segnalazione della ”non trasparenza” è stata fatta dall’Unità di informazione finanziaria, la struttura di ”Financial intelligence” italiana della Banca d’Italia al Nucleo speciale di Polizia valutaria della Guardia di finanza che indaga su delega del procuratore aggiunto della Capitale Nello Rossi e del pm Stefano Rocco Fava. Oggetto dell’inchiesta sarebbe per la procura di Roma la violazione della legge 231 del 2007 che disciplina, per gli istituti di credito, una serie di norme antiriciclaggio, tra cui la trasparenza della titolarità, sul deposito di conti correnti.

Nella fattispecie l’inchiesta riguarderebbero dei depositi su cui sarebbero transitati circa 180 milioni almeno negli ultimi tre anni. E il sospetto è che dietro la sigla Ior si possano celare persone fisiche o società che avrebbero creato un flusso di risorse tra la banca del Vaticano e l’Italia.

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