Anche BancoPosta non potrà evitarla

Che si tratti della questione Banca del Sud, dei premi come miglior compagnia assicurativa italiana (World Finance Global Insurance Award 2009), o della sfida aperta al mondo delle reti finanziarie di distribuzione, ogni notizia è sufficiente a scatenare commenti piccati, lamenti latenti ed espressioni di disappunto.
L’ultima notizia pepata risale a qualche giorno fa, quando un disguido tecnico sul database dei conti corrente ha fatto “saltare” la virgola dei decimali, aumentando oltremisura gli importi addebitati e con loro gli scoperti. Tutto è poi andato a posto, ma sono numerosi i clienti che si sono visti sull’orlo di una crisi di nervi, come ci conferma direttamente un risparmiatore: “Ieri sera quando ho visto il saldo sul conto BancoPosta ho sfiorato un infarto cardiaco. Ma si può chiedere un risarcimento per lo spavento?!” Bella domanda, la cui risposta non è certamente semplice. Insomma, siamo di fronte a una realtà della finanza italiana in netta ascesa (la verità è che si tratta del “caso” di ascesa finanziaria più eclatante degli ultimi anni) ma che, paradossalmente, non può dare le medesime garanzie tipiche degli istituti di credito ai risparmiatori, non essendo di competenza del tipico Ombudsman bancario. Riuscirà la minaccia dell’istituto della class action a sopperire queste discrepanze nella regolamentazione del sistema bancario e del risparmio gestito?

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