Il private banking torna ai livelli del 2007, senza lo scudo

Le masse gestite dal Private Banking tornano ai livelli del 2007 al netto dell’effetto scudo: 361 miliardi di euro.
Il picco minimo, registrato a marzo con 337 miliardi, ha visto la crescita progressiva delle masse soprattutto grazie all’effetto performance dei portafogli del 5 %.

I clienti private ritrovano cautamente fiducia nei mercati, diminuendo le posizioni liquide che calano del – 5,5% in raccolta diretta che comprende depositi, pronti contro termine, certificati e obbligazioni bancarie. Il calo della liquidità va quindi a favore dell’amministrato, che cresce del 6%, e del gestito in incremento del 10%, queste le rilevazioni da marzo a settembre 2009 effettuate dall’Ufficio Studi di AIPB (Associazione Italiana Private Banking).

Riguardo lo scudo, sono confermate le stime comunicate nel corso del Forum del Private Banking di fine ottobre e il ruolo da protagonista svolto dalle strutture di Private Banking, che hanno concluso martedì operazioni per 41,2 miliardi.
Diversamente dalle edizioni precedenti, una parte importante del totale scudato ha riguardato immobili e quote societarie (in alcuni casi arrivando ad un rapporto uno a
uno con gli importi finanziari) e per la prima volta sono stati regolarizzati anche opere d’arte e gioielli.

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