IBM: Le banche devono mettersi a dieta

Una nuova indagine dell’Institute for Business Value di IBM mostra che più del 75% dei dirigenti di banca e dei funzionari statali ritiene che gli utili del passato siano un ricordo. In un periodo in cui la fiducia nelle banche è sempre bassa, troppi istituti di credito confidano eccessivamente su utili che non esistono più, hanno costi insostenibili in un periodo di utili più contenuti e sono oppresse da livelli elevati di complessità operativa e mancanza di flessibilità.

«Le banche che emergeranno dall’attuale crisi economica come vincenti saranno quelle che si concentreranno sul successo della clientela, mentre quelle più deboli e meno concentrate, potrebbero non recuperare più – , ha affermato Shanker Ramamurthy, Global Industry Leader, Banking & Financial Markets di IBM. – Ma ripristinare le relazioni con la clientela è solo una parte della soluzione, le banche devono anche ridurre le complessità e sviluppare una visione completa del rischio».

Secondo la ricerca condotta da IBM nel futuro le parole chiave saranno: maggiore disciplina per riconquistare la fiducia dei clienti e delle autorità di regolamentazione. Le banche dovranno mettersi a dieta e disintossicarsi per liberarsi da attività e risorse a basso valore e ridurre il rapporto tra costi e ricavi. In particolare secondo quanto riportato nella relazione di IBV, le banche possono chiudere il “gap della fiducia” con una maggiore concentrazione e disciplina e investendo nell’analisi che consenta loro una migliore comprensione sia della percezione del valore da parte dei loro clienti, sia di quello che effettivamente sarebbero disposti a pagare per il servizio.

Sul fronte finanziario, mentre le banche devono aumentare il capitale, dalla relazione si evince che l’accesso ai mercati azionari è limitato non solo dalla diminuzione della ricchezza, ma anche dalla scarsa fiducia da parte degli investitori nel portafoglio prestiti delle banche. Nella relazione è inoltre riportato che le banche in molti paesi del mondo hanno costi di gestione insostenibili che rendono i loro modelli operativi obsoleti. Le banche si vedono quindi costrette a ridurre i costi di gestione tramite l’innovazione del proprio modello di business, supportato da iniziative di risparmio a lungo termine in aree quali l’informatica, la condivisione di servizi e l’integrazione front/back office.

E a livello di business model secondo la ricerca dell’IBV la specializzazione è il tema vincente all’interno dell’ecosistema finanziario. Le banche devono anche ridurre le complessità e aumentare l’efficienza. Lungo la strada, alcune banche come quelle di dimensioni più contenute che non hanno economie di scala, saranno candidate alla fusione, mentre altre più grandi, le cui dimensioni hanno creato grandi complessità, elimineranno alcune divisioni. Anche se alcune di queste dismissioni saranno imposte dalle autorità regolatrici, le banche di grandi dimensioni devono prendere in considerazione di eliminare alcune divisioni non redditizie per mantenere i loro obiettivi e la loro solidità.

A livello geografico le banche cinesi e quelle dei mercati emergenti, che hanno portafogli di prodotti ridotti e una struttura gestionale più semplice, hanno assunto il comando (tra le 139 istituzioni finanziarie principali) nella definizione del miglior rapporto costi/ricavi, superando le banche nordamericane ed europee. E mentre gran parte dell’obiettivo normativo si è concentrato sulle banche occidentali ‘troppo grandi per fallire’, è la loro complessità e inflessibilità piuttosto che la loro dimensione che le ostacola dato che molte di loro sono semplicemente ‘troppo complesse per crescere’. 

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