Bce, giro di vite sugli Abs
Se la proposta della banca centrale dovesse passare, la disponibilità di informazioni sui singoli contratti relativi ai crediti sottostanti potrebbe diventare una condizione necessaria affinché la banca richiedente possa ottenere il suo prestito. Agli operatori, l’istituto centrale chiederà pareri sui costi dei nuovi standard, sui possibili vincoli esistenti nei singoli Paesi e sulla tempistica, con l’obiettivo di ritardarne l’applicazione a un anno dal loro annuncio.
La consultazione avviata ieri è in realtà il secondo passo di un processo già avviato, con cui la Bce – nell’ambito dell’annunciata exit strategy – ha reso più stringenti le regole relative ai collateral. Già a metà novembre Francoforte aveva infatti fatto sapere che gli Asset backed Securities emessi a partire dal prossimo 1 marzo 2010 saranno accettati ai fini del prestito solo se provvisti di rating di almeno due diverse agenzie. A contare sarà inoltre il rating più basso. Queste regole verranno poi estese a tutte le cartolarizzazioni, a partire dal 1 marzo 2011.
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