Bankitalia, la crisi pesa sull’industria

Vanno male i conti di fine anno per il settore industriale italiano; nel secondo trimestre del 2009 la produzione, infatti, ha subito una forte contrazione, che va ad inserirsi tra le maggiori mai registrate rispetto agli altri Paesi europei.

A rivelarlo è l’Occasional Paper realizzato da Bankitalia dal titolo “La crisi internazionale e il sistema produttivo italiano: un’analisi du dati a livello di impresa”, che rivela ben 100 trimestri di produzione perduti, contro i 12 e 13 di Francia e Germania.
“Rispetto ai massimi toccati all’inizio del 2008”, si legge nello studio, “nel secondo trimestre dell’anno in corso l’indice della produzione ha segnato una diminuzione cumulata prossima al 25%, con il risultato che, nella scorsa primavera, il volume delle merci prodotte si era riportato al livello della metà degli anni ottanta. Nella media dell’area e nei suoi principali paesi, il calo, pur assai pronunciato, è stato inferiore. Misurato in termini di trimestri persi, cioè di quanto indietro nel tempo sono tornati i livelli della produzione, la maggiore gravità della situazione italiana risulta evidente: i 12 e 13 trimestri di Francia e Germania si confrontano con i quasi 100 dell’Italia”.

Il report, inoltre, ha rilevato una maggiore concentrazione delle imprese colpite da crisi nella regione nordoccidentale della penisola italiana. A quanto pare, infatti, il 30% delle imprese del Nordovest ha risentito molto della recessione, mentre nel Nordest il tasso scende al 26% e tocca quota 23% del Meridione.  Secondo lo studio comunque “La quasi totalità delle imprese ha dichiarato di aver subito gli effetti della crisi, giudicandola più grave delle precedenti e indicando nell’autunno 2008 l’avvio della fase più acuta”.

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