Fazio si difende: “ho agito nel rispetto delle regole”

Nel corso del processo che lo vede imputato Antonio Fazio non ha lesinato parole. Ha affermato che ha sempre agito nel rispetto delle regole e respinge l’accusa di aver preso l’impegno con Fiorani di ostacolare Abn Amro. L’ex governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio, in alcune dichiarazioni spontanee rese nel corso del processo che lo vede imputato sul tentativo di scalata ad Antonveneta da parte dell’ex Bpi, all’epoca dei fatti guidata da Giampiero Fiorani.

«Nego di aver suggerito strategie preassembleari e di aver istigato Fiorani e Boni – ha aggiunto Fazio riferendosi all’assemblea di Antonveneta del 30 aprile 2005 durante la quale di fatto fu bloccato il progetto di scalata dell’olandese Abn Ambro. Quanto mi è stato attribuito da Fiorani, il ruolo di stratega occulto dell’operazione, di istigatore di Fiorani al compimento di attività illecite è assolutamente falso» ha precisato Fazio.

«Io non gli ho mai dato suggerimenti – ha ribadito Fazio riferendosi all’operato di Gianpiero Fiorani, sottolineando che il proprio comportamento è stato sempre ispirato da valutazioni puramente tecniche, ricordando di avere lui stesso promosso un incontro tra i vertici della banca olandese e della Bpl».

L’ex governatore di Palazzo Koch ha ribadito che le sue ‘decisioni non sono mai state influenzate da Fiorani’, il quale, per Fazio ‘aveva innate doti di cordialita’ e capacita’ di accattivarsi la simpatia altrui’. E incalza «il tema dell’italianità io non l’ho mai detto, me lo hanno attribuito». 

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