Sistema bancario europeo: l’ombra delle regole di Basilea

di Alessandro Santoni

Quali saranno le tematiche più rilevanti per il sistema bancario europeo del 2010? Da dove potrebbero arrivare sorprese non prezzate dai corsi azionari delle banche europee? In quest’articolo si individuano quattro temi prioritari e due possibili sorprese, una positiva ed una negativa. Il primo tema è sicuramente quello del funding (raccolta). Nel 2010 è molto probabile che la BCE ritirerà dal mercato 875 miliardi di euro di liquidità e nello stesso tempo ci saranno 850 miliardi di euro di obbligazioni bancarie in scadenza da rifinanziare. Il costo addizionale per il sistema, secondo un recente studio di Barclays Capital, potrebbe essere nell’ordine del 10% dei profitti per il sistema bancario europeo. Il secondo tema rilevante saranno i ricavi dalle attività di banche d’investimento, spinti nel 2009 dal mercato del reddito fisso (fixed income). L’anno appena trascorso è stato in assoluto il migliore della storia per il settore del fixed income. Tuttavia per il 2010 il consensus degli analisti si attende un calo, in un range compreso tra il 15% ed il 20%, a causa principalmente delle restrizioni degli spread. In contrapposizione, i ricavi della componente azionaria delle banche di investimento dovrebbero salire nel 2010 rispetto al 2009, grazie al recupero dei corsi azionari ed aspettative di un più alto numero di operazioni di fusione ed acquisizione (M&A). Tuttavia, la somma delle due componenti sarà negativa, nell’ordine del 10% di possibile calo dei ricavi, a causa dell’attuale alto peso relativo del mondo fixed income rispetto all’azionario.
Il terzo tema rilevante nel 2010 per il settore bancario europeo sarà il trend del settore retail. Il settore del credito al dettaglio sarà pesantemente condizionato da due fattori: il trend dei tassi Euribor ed il trend delle rettifiche su crediti. Sul tema tassi il mercato si attende per il 2010 un recupero per i tassi a breve (Euribor ad 1 mese, 3 mesi). L’attuale livello di Euribor a tre mesi (0,69%) dovrebbe tornare, secondo il consensus (fonte Bloomberg), sopra la quota 1%. Questo dovrebbe portare qualche beneficio alle banche retail che hanno visto i ricavi pesantemente penalizzati dall’attuale livello dei tassi, ai minimi storici. La possibile sorpresa positiva, invece, potrebbe essere generata dal tema della qualità del credito. A livello europeo le rettifiche su crediti hanno raggiunto il livello record di 180 basis points, massimo storico degli ultimi 30 anni, rispetto al precedente massimo di 120 basis point del 1992. Il consensus di mercato è per un 2010 simile al 2009 con livelli di rettifiche molto alti. Uno scenario di recupero macro migliore rispetto alle attese potrebbe tuttavia generare effetti positivi, nei conti economici delle banche, significativi ed inattesi. Basti pensare che l’analisi statistica delle recessioni dagli anni ottanta ad oggi mostra che nell’anno successivo a quello del picco delle rettifiche su credito, queste ultime scendono in media del 45%. Se il 2009, questa è la vera scommessa, si rivelerà l’anno del picco, il potenziale aumento delle stime degli utili delle banche EU sarebbe enorme, stimabile nell’ordine dell’80% (stime Barclays Capital). Il quarto tema rilevante sarà sicuramente quello regolamentare. Lo scorso 17 dicembre il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria ha pubblicato due documenti di consultazione su proposte di modifica alla regolamentazione prudenziale internazionale in materia di capitale e liquidità delle banche.
L’articolo completo lo puoi trovare su Soldi,
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