Italy-bond in dollari, novità assoluta

L’Italia stavolta ha svolto il ruolo dell’apripista emettendo titoli in moneta americana per prima tra gli Stati dell’Eurozona. L’incremento del debito/Pil e del deficit/Pil in molti Paesi dell’area euro anche quest’anno esaspera la concorrenza nella vendita di ben mille miliardi di euro di titoli di Stato, mentre la caccia all’investitore si estende sempre più verso gli Usa e l’Asia.

In questo contesto l’Italia ha fatto un passo avanti con il nuovo Italy-bond da 2,5 miliardi di dollari a scadenza quinquennale, che è stato collocato da un gruppo di banche guidate da Barclays, Citibank e Crédit Suisse. Le condizioni degli swap tra euro e dollaro sono tali da consentire il risparmio dello 0,15% a chi vende titoli nella divisa Usa per poi convertili nella moneta unica, e inoltre questo bond è stato venduto sulla parte più stretta dello spettro dei rendimenti in opzione agli investitori (45 centesimi sul tasso swap).

Questo titolo rappresenta una novità assoluta e, grazie all’esperienza ventennale maturata dal Tesoro italiano, il nostro Paese si è conquistato la fiducia degli investitori in qualità di emittente assiduo, trasparente e corretto.

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