Valorizzare la clientela, rafforzare le quote di mercato, migliorare l’efficienza. Queste le tre linee guida del nuovo piano triennale approvato ieri dal Cda di Banca Popolare di Milano, che punta a raggiungere 378 milioni di utili nel 2012, con una crescita del 45,5%. Plaudono gli analisti, con Credit Suisse che questa mattina ha confermato giudizio outperform (con target price a 7,2 euro), ricordando che il titolo tratta a un prezzo pari a 8,4 volte gli utili, con uno sconto dell’11% rispetto al settore.
Nel dettaglio, il piano approvato ieri dall’istituto guidato da Massimo Ponzellini prevede una crescita annua dei ricavi operativi dell’8,1% (a 2,2 miliardi) e, al contempo, una riduzione dei costi operativi al -2,3% medio annuo, comportando così un target di cost/income ratio in discesa dal 66% al 56%. Il risultato operativo è previsto in crescita del 17,7% a 1 miliardo di euro, il Roe dovrebbe salire dal 3,3% al 9,5%, mentre il Core tier 1 a tre anni raggiungerà il 7,2%. Previsti, inoltre, una ripresa del risparmio gestito e amministrato, in crescita rispettivamente del 7,8% e dell8,9% nei tre anni, nonché un aumento degli impieghi alla clientela (+7,6% a 40 miliardi nel triennio).
Il Cda di ieri, secondo quanto riporta il Messaggero questa mattina, avrebbe inoltre espresso l’orientamento di entrare nel fondo B&B Development fund I (controllato da Generali con una quota del 66%), rilevando la quota in mano agli australiani Babcock & Brown. Si tratta del fondo che sta costruendo Torre delle Arti nell’ex area Montedison, che sta recuperando Corte di Limito, vicino Pioltello, e l’ex area industriale di Broni, in provincia di Pavia. Quanto alla vicenda di Bipiemme Vita, il board avrebbe deciso di non affidare il mandato a Rothschild, essendo le trattative con il Credit Mutuel – che nelle ultime settimane i rumors indicavano come ormai interrotte – a un passo dall’essere chiuse.