Unicredit, nessun bisogno di vendere asset tossici per il momento

UniCredit non prenderà parte per ora ai programmi della Banca mondiale per acquistare asset tossici europei. Lo ha detto ieri, domenica 24 gennaio, l’ad Alessandro Profumo a margine di una conferenza. “Non per ora”, ha risposto all’agenzia di stampa Reuters alla domanda se Piazza Cordusio, tra le banche italiane più colpite durante la crisi anche a causa della sua esposizione nei confronti dell’Est Europa, parteciperà ai programmi.

L’International Finance Corp (Ifc) della Banca mondiale ha detto giovedì scorso che si unirà all’americana Varde Partners per investire fino a 450 milioni di euro per l’acquisto di asset problematici da banche dell’Europa orientale, per aiutare il recupero della regione.

L’Ifc, insieme alla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, questo mese si è alleata anche con la viennese Crg Capital per raccogliere circa 200 milioni di euro per acquistare o investire in asset tossici corporate.

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