Generali: dipendenti contro Geronzi

 I dipendenti delle Generali si scagliano contro Geronzi, designato come possibile successore dell’attuale presidente Antoine Bernheim. In particolare il Comitato Aziendale Europeo (Cae) che rappresenta oltre 64 mila lavoratori, ha ribadito in una nota ufficiale che è necessario che il nuovo top management garantisca il dialogo sociale. 

“E’ indispensabile la stabilità della governance del gruppo Generali, quale garanzia di una condotta efficace ma prudente degli affari”, recita il comunicato diffuso dal Cae.

 

È la prima volta che i rappresentanti dei lavoratori intervengono pubblicamente in occasione del rinnovo delle nomine dei vertici, che avverranno il 24 aprile prossimo, e il bersaglio del loro attacco è chiaro: Cesare Geronzi, attuale presidente di Mediobanca, che sembrerebbe essere l’unico candidato alla successione di un Antoine Bernheim.

 

Ma il candidato non sarebbero molto stimato dai dipendenti Generali, tanto che il segretario generale del Cae, Alberto Correnti, avrebbe sottolineato che«siamo preoccupati che la credibilità delle Generali venga messa in discussione da un cambiamento che, stando a quanto si legge sui giornali, certamente non è a favore del buon nome del gruppo».

 

Infatti per il segretario generale di Cae il banchiere di Marino avrebbe soltanto degli interessi personali che lo spingerebbe alla carica, tanto che in una battuta precisa: «Noi non riteniamo corretto che una scelta di questa importanza (quella del presidente, ndr) venga fatta senza tener conto delle vere necessità del gruppo. Provate a chiedere a Geronzi se sa che cos’è una polizza infortuni». 

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