Quando Passera disse no al sistema Bertolaso

Il caso Bertolaso bussa alle porte del sistema bancario italiano. Nel tentativo di trovare i finanziamenti alle proprie attività, imprenditori e pubblici ufficiali puntavano ai vertici dei maggiori istituti italiani. Persino Corrado Passera, ad di Intesa Sanpaolo, era stato chiamato in causa. E’ quanto emerge dagli atti dell’inchiesta della procura di Firenze, consultati da Milano Finanza, nel quale sono indagati il direttore del dipartimento della protezione civile Guido Bertolaso e il coordinatore del Pdl Denis Verdini e che ha portato all’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Angelo Balducci, presidente del consiglio dei lavori pubblici, degli ingegneri Fabio De Santis e Mauro della Giovampaola e dell’imprenditore Diego Anemone.

Secondo quanto emerge dagli atti, Passera sarebbe stato contattato da Antonello Cosimo, magistrato della corte di Conti, in merito ad un possibile finanziamento a favore di Francesco Maria De Vito Piscicelli, l’imprenditore noto per aver riso la notte del terremoto dell’Aquila pensando agli appalti che avrebbe potuto ottenere. La filiale romana di Intesa Sanpaolo non fornisce a Piscicelli nuove linee di credito, in quanto la sua posizione è incagliata, non essendo rientrato dalle esposizioni già in due occasioni. L’imprenditore, che avrebbe bisogno di 3 milioni di euro, offre garanzie ipotecarie ma all’istituto non bastano. Per cercare di sbloccare la situazione si rivolge a Cosimo, il quale si offre di fare da mediatore con lo stesso Passera. Che contattato, si legge nell’indagine dei carabinieri del Ros di Firenze, “gli ha fatto capire di non aver potuto accontentarlo perché l’istruttoria predisposta dai suoi uffici è di senso negativo”. Cosimo racconta a Piscicelli che Passera è stato “molto affettuoso, molto carino […], ma l’ho trovato un po’ rammaricato perché lui non mi ha mai detto di no, ma evidentemente stavolta gliel’hanno messa per iscritto in modo tale che lui dovrebbe violare, lui proprio, una procedura, hai capito?”. Colosimo rassicura Piscicelli, dicendo che Passera si sarebbe detto disponibile a trovare una soluzione e che lo avrebbe chiamato da lì a breve. La vicenda non si conclude però come Piscicelli avrebbe sperato: due giorni dopo arriva una telefonata da Intesa in cui si conferma che la richiesta di credito è stata respinta.

Colosimo, che negli scorsi anni si è distinto per aver distrutto la gestione dispendiosa e inefficiente del patrimonio immobiliare di Napoli e che secondo indiscrezioni era stato indicato come futuro segretario generale del Cnel, per il momento non sarebbe stato oggetto di alcun rilievo disciplinare da parte della Corte dei Conti.

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