A qualche giorno della scadenza della seconda fase della sanatoria fiscale indetta dal Governo Italiano, le private bank hanno iniziato a indicare i numeri sulle regolarizzazioni da esse effettuate.
Dopo che Bankitalia ha sottolineato che sono rientrati 85 miliardi, di cui 60 provenienti dalla Svizzera, e le riflessioni iniziano a spostarsi su come saranno impiegati e investiti tali capitali, emergono alcuni dati sulla prima fase dello scudo.
In particolare Banca Finnat ha sottolineato di aver regolarizzato capitali per 500 milioni nella prima fase dello scudo fiscale. A indicarlo è stato l’amministratore delegato Arturo Nattino che ha stimato possibile il rientro in Italia di un altro 20% complessivo (sul totale di 95 miliardi) con la proroga.
Per Banca Finnat si tratta di altri 100 milioni. «Per noi lo scudo è un’operazione importante» ha commentato Nattino. Infatti come riportato dall’Agenzia Asca i 600 milioni sono circa il 10% delle masse gestite e amministrate dalla fiduciaria di Finnat che ha masse pari a 5,9 miliardi a fine giugno.