Nasce l’offerta “no problem”

di Rosaria Barrile

La convenienza del tasso variabile unita alla certezza dell’ammontare massimo della rata: un “accoppiata” ritenuta vincente da molte banche per attrarre nuovi clienti in un contesto di mercato come quello attuale caratterizzato dai tassi di mercato ai minimi storici e previsioni al rialzo. Una valutazione che ha spinto Barclays (guidata in Italia da Vittorio De Stasio) a prorogare fino al 30 giugno 2010 la durata della promozione Mutuo Tasso Protetto di Barclays. Al tasso variabile per tutte le durate viene abbinato un “tetto” che protegge la rata da eventuali rialzi dei tassi fissando un limite massimo del 5,50%. Tale tasso delimita, quindi, il margine di oscillazione massimo del tasso d’interesse per l’intera durata del mutuo (20, 25 o 30 anni). “Mutuo Tasso Protetto Barclays” finanzia fino all’80% del valore dell’immobile ed è disponibile per finalità di acquisto e ristrutturazione in un’unica soluzione o più tranches. Tra i plus di prodotto anche la possibilità, per il cliente, di passare al tasso fisso per due, cinque o dieci anni, esercitando tale opzione anche più volte durante l’intera durata del mutuo. Nel caso di passaggio a regime di tasso fisso il meccanismo del Cap decade temporaneamente per poi riattivarsi qualora il mutuo dovesse ritornare a tasso variabile. Il prodotto si affianca ad una promozione spread dello 0,80% su altri due prodotti che proteggono la rata, Tasso Fisso e Variabile con Opzione Fisso.
Ampia libertà di scelta anche con il nuovo Gran Mutuo Cambio Scelta di Cariparma che consente di passare dal tasso variabile al fisso e viceversa ogni due anni e gratuitamente. La durata del mutuo può variare dai 10 ai 30 anni. Il tasso iniziale è variabile mentre lo spread unico è applicato all’Euribor 1 mese nei periodi di ammortamento a tasso variabile o all’IRS 2 anni nei periodi di ammortamento a tasso fisso.
Il Credito Valtellinese  presieduto da Giovanni De Censi ha scelto di passare al “cap” con Mutuo ProTetto, un finanziamento ipotecario a tasso variabile, indicizzato Euribor 3 mesi o Bce a scelta del cliente, contraddistinto dalla presenza di un tasso massimo predeterminato e applicato per tutta la durata del finanziamento. In virtù di tale caratteristica, il tasso del mutuo varia in base all’andamento del parametro di riferimento ma non può oltrepassare la soglia massima fissata al 6 per cento.
L’articolo completo lo puoi trovare su Soldi,
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