QBE chiude l’esercizio con un utile netto di 1.970 milioni di dollari australiani – in crescita del 6% rispetto all’utile 2008 – e un ROE del 18,4% (vs 20,9% nel 2008).
La compagnia assicurativa che in Italia è guidata da Piero Asso (nella foto) ha messo in luce che sul risultato del 2009 hanno inciso alcuni fattori strettamente legati alla volatilità dei mercati e alla flessione dell’attività economica internazionale, in particolare come: sinistri direttamente attribuibili alla crisi finanziaria internazionale per 144 milioni di dollari australiani (vs i 200 milioni dell’esercizio 2008); rivalutazione delle proprietà immobiliari – soprattutto negli Stati Uniti – per un valore di 50 milioni dollari australiani; minori ritorni sul portafoglio degli investimenti liquidi e a tasso fisso, che hanno influenzato negativamente il rendimento complessivo degli investimenti per un totale di 300 milioni di dollari australiani; utili per 70 milioni di dollari australiani generati dal parziale riacquisto di titoli di debito di QBE (vs i 303 milioni dell’esercizio 2008) e plusvalenze, realizzate e non, sul patrimonio per 97 milioni di dollari australiani (rispetto a una perdita netta pari a 554 milioni di dollari del 2008)
I premi lordi totali sottoscritti sono cresciuti del 10% e sono stati pari a 13.455 milioni di dollari australiani. Anche i premi netti di competenza hanno registrato un incremento del 10% raggiungendo i 12.149 milioni. Il COR di QBE (rapporto sinistri/premi di competenza comprensivo delle commissioni e delle spese) si è attestato all’89,6%, rispetto all’88,5%% del 2008. Positivo inoltre l’utile operativo sui premi netti, che è risultato pari al 17%. In conseguenza dei minori rendimenti degli investimenti, l’utile operativo sui premi netti è stato veicolato al sostegno degli impegni assunti dal Gruppo verso gli assicurati, dopo che sono stati registrati risparmi significativamente minori sugli accantonamenti per i sinistri degli anni precedenti e un impatto dello 0,6% per un aumento prudenziale dei sinistri dormienti.
Frank O’Halloran, Chief Executive Officer di QBE Group, ha dichiarato: “Per il quinto anno consecutivo, il COR del Gruppo QBE, nel 2009, si è mantenuto inferiore al 90%. La maggioranza dei nostri prodotti e i 47 Paesi in cui operiamo superano del 15% i requisiti minimi di ROE. La gestione scrupolosa e attenta della liquidità e degli investimenti a tasso fisso, inoltre, ci ha consentito di raggiungere una performance complessiva degli investimenti soddisfacente, senza compromettere alcune delle nostre security.”