Rimpatrio, strada obbligata

Da pochi giorni è scattata la riapertura della seconda finestra operativa utile all’adesione dello scudo fiscale quater, in cui sarà vigente un’aliquota maggiorata al 7%. Come emerso dalle testimonianze degli operatori, la proroga è e sarà utilizzata maggiormente per portare a termine pratiche difficoltose non compiute nel corso dello scudo-ter, attirando nel contempo un certo numero di contribuenti interessati ad effettuare rimpatri di immobili o beni di lusso.
Franco Aletti, consigliere delegato di GBL Fiduciaria, è concorde nel definire questa proroga “utile quanto necessaria”.
GBL Fiduciaria, posseduta al 100% dal gruppo Banca Leonardo ma indipendente a livello operativo, ha iniziato il suo percorso Supportata dall’attività interna di family office, fornendo servizi di consulenza pura e pianificazione finanziaria: “Stiamo assistendo ad un ritorno di dignità operativa delle fiduciarie”, afferma Aletti, “la gente si è resa conto che il ‘fai da te’ non è conveniente né spesso opportuno”.
Nell’ambito dello scudo GBL Fiduciaria è intervenuta in operazioni di ogni tipo e in questa fase successiva “ora che i capitali sono rientrati, molti clienti stanno riflettendo su di una serie di interventi volti ad una pianificazione del patrimonio complessivo”, specifica Aletti.
Per affrontare le richieste dei contribuenti interessati ad aderire all’iniziativa per il rientro dei capitali, GBL fiduciaria ha puntato sul valore aggiunto della consulenza: “abbiamo scelto di utilizzare competenze professionali interne alla nostra attività di family office per offrire un servizio di consulenza completa al cliente nella fase di studio, di realizzo e nella fase successiva di pianificazione del patrimonio complessivo”, ha dichiarato Aletti, specificando come in questa edizione dello scudo fiscale sia affiorato il bisogno di fare fronte a necessità di tipo diverso rispetto alle edizioni 2001-2003: “Sono emerse esigenze nuove, come percepire le necessità future, comprendendo quindi la situazione particolare di ogni cliente”.
Aletti ha riscontrato inoltre che in questa edizione dello scudo “i tempi ristretti hanno contribuito a rendere più difficili le operazioni, unitamente al fatto che la normativa ha subito qualche variazione nell’iter e che i casi e le necessità sottopostici erano geneticamente differenti uno dall’altro”, afferma. Tuttavia il consigliere tiene a specificare che gli aspetti di difficoltà non sono da attribuire alla normativa, ma al fatto che ci si è trovati ad affrontare una situazione in evoluzione:
“Non è stato sempre facile capire quale via fosse meglio seguire, soprattutto in quelle circostanze di difficile praticabilità”.
Nonostante tutto le aspettative per i rientri sono state confermate: “Credo che nel nostro caso i volumi siano stati ampiamente soddisfacenti anche in considerazione del fatto che non abbiamo avuto flussi captive, non avendo strutture di gestione all’estero”, ha dichiarato Aletti, “sono quindi tutti clienti nuovi”.

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