La tedesca HypoVereinsbank (gruppo Unicredit) è tornata in utile nel 2009. In particolare l’utile netto è stato pari a 884 milioni, rispetto a un ‘rosso’ di 649 milioni nel 2008, e l’utile operativo è balzato a 3,468 miliardi da 482 milioni.
Il ritorno all’utile è stato sostenuto dal buon risultato delle attività di trading (oltre 1,07 miliardi rispetto a perdite per 1,88 miliardi nel 2008) e dei ricavi da interessi (saliti del 6,3% a oltre 4,5 miliardi). Allo stesso tempo Hvb ha quasi raddoppiato gli accantonamenti contro crediti a rischio a 1,6 miliardi.
Theodor Weimer, presidente del consiglio di gestione, ha commentato che il gruppo ‘ha registrato un utile ante imposte molto buono nonostante le difficoltà del mercato e l’aumento degli accantonamenti a fondo rischi’. Per quest’anno Weimer stima che gli accantonamenti ‘non supereranno di molto’ la cifra del 2009. ‘La ripresa non è in grado di autosostenersi. Il 2010 non sarà un buon anno’, ha aggiunto Weimer, che ritiene possibili acquisizioni anche se la struttura strategica della banca e’ tale da non dover crescere in modo inorganico.
Inoltre la banca tedesca ha ridotto sensibilmente il numero degli addetti nel 2009 (sono scesi di quasi 4.200 unita’ a 20.459) con i costi del personale calati di 140 milioni a 1,8 miliardi, mentre il numero delle filiali e’ rimasto stabile.