Abi, incognite su Basilea e sulla presidenza

Nonostante il periodo di ripresa, l’incognita di Basilea continua a pesare: “L’incertezza sulle regole di Basilea non aiuta il sistema bancario a fare i piani industriali”.
A dichiararlo è stato Giovanni Sabatini, direttore generale dell’Abi, che ha sottolineato come tale incertezza dipenda “non solo dalle specifiche regole ma anche da una serie di proposte non sempre coordinate fra loro”.
Il direttore dell’Abi, inoltre, ha denunciato il fatto che la crisi abbia spinto “alcuni, in maniera impropria, a dare un’immagine negativa dei fondi pensione”.

Nel frattempo all’Abi rimane in sospeso la questione del rinnovo della presidenza.
“Abbiamo fissato quattro o cinque date in cui riceveremo i due candidati alla presidenza dell’Abi. Li incontreremo e li ascolteremo, ne trarremo qualche riflessione e poi ci muoveremo seguendo il principio che è essenziale ragionare sull’importanza che l’Abi può avere nei confronti delle imprese”, ha dichiarato il presidente del Consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, Enrico Salza (nella foto), che fa parte anche dei 5 saggi incaricati d’individuare il nuovo presidente dell’associazione bancaria.

La scelta dovrà essere effettuata tra Giuseppe Mussari, presidente del Monte dei Paschi di Siena, e il presidente uscente dell’Abi, Corrado Faissola.
“In un momento di crisi generale del mondo associativo”, ha aggiunto Salza, “io credo moltissimo al rapporto tra le imprese vere e le banche vere. Ciò che conta è che le banche sappiano essere vicine e a fianco delle famiglie e delle imprese. Di chi lo merita però”, conclude Salza,  “perché non c’e’ un diritto al credito”.

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