E’ durata davvero poco l’avventura di Monte Paschi nel vellutato mondo delle sim. Già, perché dopo aver acquistato nel 2007 il 100% di Axa sim, con il conseguente cambio di denominazione il 20 maggio 2008 in Mps Sim Spa, la società stessa aveva chiesto il 2 settembre del 2009 la revoca allo svolgimento dei servizi di investimento di cui all’art. 1, comma 5, lett. c–bis), d) ed f) del d.lgs. n. 58/98 e la conseguente cancellazione dall’albo delle SIM di cui all’art. 20, comma 1, del medesimo decreto.
Una revoca che è stata accettata e ufficializzata con la newsletter settimanale Consob, sentito il parere di Banca D’Italia e ritenuta la non sussistenza di elementi ostativi all’adozione del provvedimento richiesto.
Di tutt’altro genere è invece la vicenda legata a Atlas sim e Novasim, riportata oggi da Milano Finanza, ree di non essersi dotate di procedure idonee a garantire l’efficiente, corretto e trasparente svolgimento dei servizi e dell’attività di investimento. Le sanzioni che hanno colpito i rispettivi consiglieri e sindaci sono state più o meno le stesse: 300.000 euro per Atlas Capital (mancata adozione di un manuale delle procedure interne, scarsa strutturazione del processo di investimento e mancata adozione di procedure per assicurarsi che l’attività non sconfini nella promozione di servizi forniti dalla società) sim e 285.000 per Nova sim (irregolarità nella verifica delle disponibilità della clientela per l’operatività in derivati, nella determinazione delle commissioni e degli interessi attivi, nonché nell’informativa).