Bankitalia, ancora troppo poco credito alle imprese

Nulla di nuovo sul fronte del credito; i tempi più bui sono ormai alle spalle, ma le pmi italiane faticano ancora a trovare i giusto supporto da parte degli intermediari di riferimento. A sostenerlo è stata Bankitalia, come ripreso nel pomeriggio dalle principali agenzie nazionali.

Come riportato da Asca, il credito alle imprese è sostanzilamente ”fermo’ a febbraio, a livello dei dodici mesi precedenti. Rispetto a tre mesi prima era sceso dello 0,6% riflettendo la perdurante flessione dei finanziamenti alle societa’ non finanziarie (-3,9%), a fronte di una modesta crescita dei finanziamenti alle famiglie (4,4%). E’ sceso soprattutto il credito concesso dai maggiori gruppi bancari, i primi cinque grandi gruppi hanno lasciato sul terreno il 4,1% dei finanziamenti, sui dodici mesi, contro un’espansione del 2,1% per gli altri intermediari. Si e’ attenuata la restrizione dell’offerta di credito, però, e la contrazione dei prestiti ”rimane coerente con il prolungato calo del loro fabbisogno finanziario”.

Secondo la Banca d’Italia ”si sarebbe arrestato anche l’irrigidimento dei criteri di concessione dei prestiti alle famiglie per l’acquisto delle abitazioni nell’ultimo trimestre, come effetto ”del venire meno dei vincoli di bilancio delle banche” e le prospettive del mercato immobiliare, oltre ad una maggiore concorrenza nel mondo del credito. Piu’ alti invece i costi per i prestiti al consumo, per il protrarsi della tendenza alla restrizione dei criteri di concessione, riconducibile alla percezione del rischio di credito. Le banche si attendono per il 2010 ”una revisione in senso moderatamente espansivo delle politiche di offerta, soprattutto per le imprese di minori dimensioni e per i mutui alle famiglie”.

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