Intesa Sanpaolo non è l’unico palcoscenico su cui si consumano le querelle tra le potenti fondazioni azioniste. Qualcosa di analogo è successo in Ubi, che ieri ha nominato il nuovo consiglio di gestione che resterà in carica per il prossimo triennio e che ha visto l’uscita di scena di Piero Bertolotto, presidente della controllata Banca Regionale Europea, e di Mario Boselli, presidente di Centrobanca e numero uno della Camera della Moda Italiana. A stoppare la nomina di Bertolotto, secondo quanto riporta Milano Finanza, sarebbe stato il veto della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, che con il 2,28% del capitale ha diritto di esprimere un consigliere di gestione.
A marzo la fondazione aveva bocciato la candidatura, non senza creare forti tensioni a livello locale, sostenendo che Bertolotto avrebbe preso “decisioni autonome oltre il proprio ruolo istituzionale” pregiudicando “il peso della fondazione all’interno del gruppo”. Sul tema sono intervenuti i sindaci locali, tra cui quelli di Cuneo e Alba, che hanno smorzato i toni del dibattito e testimoniato fiducia al presidente della fondazione Ezio Falco. Bertolotto è stato riconfermato al vertice di Bre Banca. Nemmeno questa nomina era scontata ma i temuti scontri tra la fondazione e gli altri azionisti si sono conclusi con un accordo. Alla presidenza del Cdg del gruppo Ubi è stato confermato Emilio Zanetti, mentre Victor Massiah resterà consigliere delegato. Boselli, che si dedicherà al suo ruolo all’interno della Camera della moda, “proseguirà la collaborazione con Ubi in qualità di presidente di Centrobanca”.