A chiarificarlo è stato Lorenzo Bini Smaghi, membro del comitato esecutivo della Bce, in una intervista al Boersen- Zeitung.
“Non intendiamo finanziare i governi”, ha affermato Bini Smaghi, “Vogliamo migliorare il funzionamento dei mercati, come nel caso di quello del debito pubblico”, ha spiegato.
L’istituto centrale ha incontrato molte polemiche in seguito alla decisione di acquistare bond governativi per poi sterilizzare la liquidità immessa nel sistema attraverso operazioni di pronti contro termine, ovvero la cessione di un certo numero di titoli (pronti) ma con l’impegno a riacquistarne uguale quantità a un prezzo e ad una data predeterminati.
La manovra costituisce una sorta di prestito di denaro da parte della Bce e di titoli da parte dei governi, e dovrebbe evitare di porre le premesse per una monetizzazione del debito pubblico.
Il banchiere fiorentino in merito ha dichiarato: “Proprio lo scorso fine settimana, abbiamo visto che il mercato dei titoli governativi era seriamente compromesso e non consentiva la trasmissione degli impulsi di politica monetaria”, spiega, ”Finché abbiamo il controllo della base monetaria”, conclude, “non c’è un pericolo per il livello dei prezzi”.