Fed: contagio greco pericoloso anche per gli Usa

Si è tanto parlato di PIIGS e di crisi europea ma, stando a quanto emerge dai verbali della consueta riunione del Federal Open Market Committee (Fomc), braccio operativo della banca centrale americana, la Grecia costituisce una minaccia anche per gli Usa.

I segnali lanciati dall’organismo, tuttavia, non sono allarmanti. Se, infatti, la situazione di Atene non dovesse subire ulteriori peggioramenti, il ritmo della ripresa economica in Usa non può che migliorare, con un calo della disoccupazione.
Anche da Oltreoceano quindi gli occhi sono puntati su Atene e sul piano di salvataggio varato dai paesi membri dell’Unione, ma se la situazione americana risulta decisamente meno preoccupante di quanto non sia quella dell’Eurozona.

Il Fomc, infatti, sotto la presidenza di Ben Bernanke ha rivisto al rialzo le stime di crescita degli States: per il 2010 è atteso un +3.2-3.7% contro un +2.8-3.5% indicato a gennaio. La disoccupazione potrebbe scendere al tasso del 9.1-9.5% dall’attuale 9.9%. A inizio anno la Fed non pensava che questo valore potesse portarsi al di sotto del 9.5%.

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