Educazione finanziaria, Bankitalia fa il punto

L’educazione finanziaria è sempre stata un tema fondamentale e in Italia molte istituzioni hanno spesso lamentato le lacune derivanti da una scarsa conoscenza. La stessa Bankitalia ha più volte richiesto un intervento legislativo sull’educazione finanziaria perché ritenuto utile e necessario.

Questo perché rappresenterebbero un passo in avanti, un passo nella direzione dei paesi piu’ avanzati. La realizzazione di una legge sull’educazione finanziaria fornirebbe ai risparmiatori/investitori un ulteriore strumento di tutela e contribuirebbe allo sviluppo della nostra economia.

I vantaggi che ne potrebbero derivare sono fondamentali tra le quali ridurre il numero di controversie finanziarie; accelerare il passaggio verso forme pensionistiche complementari, oltre che agevolare lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi dell’innovazione e promuove infine la crescita qualitativa dell’offerta. 

Quest’oggi il tema sarà oggetto di un convegno promosso da Bankitalia di cui si allega il programma. In particolare durante il convegno al quale parteciperanno illustri relatori, tra cui Vittorio Grilli del Mef,  Vittorio Conti di Consob, Hans-Helmut Kotz e André Laboul di OECD. A tracciare le conclusioni finali sarà Fabrizio Saccomanni di Bankitalia.

Grande spazio sarà dedicato alla tematica cercando di capire le azioni da compiere per colmare questo gap che attanaglia l’Italia e l’importanza che una buona educazione finanziaria svolge nella pensione previdenziale. 
 

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